Cascina Emanuela Loi. Una struttura confiscata alla ‘ndrangheta a Fino Mornasco è stata intitolata all’agente della polizia uccisa in servizio nel 1992, nella strage di via d’Amelio. L’edificio ospiterà al piano terra la nuova sede distaccata del Parco delle Groane e della Brughiera Briantea e una sala polivalente.
“Il Comune di fino Mornasco – si legge sulla targa posata sull’edificio – dedica questa cascina a Emanuela Loi, agente della polizia di Stato uccisa in servizio, esempio di coraggio e dedizione al dovere. La comunità e l’amministrazione comunale finese si riappropriano di questa cascina, sottratta alla criminalità organizzata, riaffermando legalità e onestà quali fondamenta della società civile, contribuendo a rinnovare la memoria di chi, come Emanuela Loi, ha sacrificato la propria vita per tali valori”.
Il sindaco di Fino Mornasco Roberto Fornasiero ha inaugurato la nuova struttura questa mattina. Nella sala al piano terra attualmente è allestita la mostra fotografica “Noi siamo loro”, messa a disposizione dal Comune di Cantù.
“Un altro immobile del “male” che torna al “bene” in provincia di Como – ha sottolineato l’assessore regionale all’Università e ricerca Alessandro Fermi – Complimenti al sindaco Roberto Fornasiero e all’amministrazione comunale di Fino Mornasco per aver restituito alla comunità questo spazio, che diventerà una sala polifunzionale e una sede per il Parco delle Groane”.