L’unico vero messaggio e quello più sentito è “grazie”. Lo dice alla vigilia della Giornata internazionale dell’infermiere, in programma domani, il presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Como, Dario Cremonesi. “E’ una giornata particolare – ricorda – che quest’anno segna un momento eccezionale per tutto il mondo”.
Annullate le manifestazioni in programma per la Giornata, resta più che mai importante il messaggio sul ruolo di queste figure professionali. “L’emergenza sanitaria è rapidamente diventata emergenza organizzativa ovunque e senza sconti – sottolinea Cremonesi – dalle aree critiche e intensive all’assistenza domiciliare, dagli ospedali alle residenze per anziani, dai pazienti cronici con più patologie, alle persone sane, dagli anziani ai più giovani. Nessuno escluso”.
“Il sistema salute ha funzionato grazie ai professionisti, e tra questi gli infermieri, i più numerosi e da sempre ritenuti i più vicini ai pazienti – dice Cremonesi – persone che hanno lavorato per la cura di pazienti soli e isolati dal mondo e dagli affetti. E’ stata affrontata l’ondata peggiore, in cui anche gli stessi professionisti sono passati dalla parte opposta della barricata, e tra questi purtroppo alcuni non ce l’hanno fatta”.
“Per celebrare questo 12 maggio non posso che dire grazie – continua Cremonesi – Grazie a tutti gli infermieri che hanno reso e stanno rendendo possibile l’impossibile al fianco di altrettanti professionisti con cui condividono sacrificio, fatica, sconfitte, senza divisioni professionali”. “L’augurio – conclude – è che, partendo da questa grave emergenza, le istituzioni restituiscano valore al proprio sistema sanitario, troppo sacrificato negli ultimi dieci anni. Deve essere riportata dignità concreta nella tutela dell’esercizio professionale, nella programmazione sanitaria e nella prevenzione e con le risorse opportune”.