Da Roma arriva un segnale positivo per Campione d’Italia. La Commissione Finanze e Tesoro del Senato ha approvato un emendamento che apre la strada a un commissario straordinario per individuare «un nuovo soggetto giuridico» per la gestione del casinò.
Il commissario, in accordo con gli enti locali, Regione Lombardia e gli operatori economici dovrà predisporre in 45 giorni un piano di interventi da realizzare. Ma il passaggio in commissione non riguarda soltanto la casa da gioco, chiusa dallo scorso 27 luglio. Nei sette articoli dell’emendamento definito come “Misure per il rilancio di Campione d’Italia” si prendono in considerazione tutti i residenti, i professionisti e le società del territorio.
Viene infatti modificato il cambio franco-euro, ai fini del calcolo dell’Irpef, per i redditi delle persone iscritte all’anagrafe di Campione e dei professionisti con studi nell’enclave. La stessa riduzione, 30%, viene fatta per i redditi in franchi delle imprese individuali, delle società di persone e da società ed enti. Previsti anche altri abbattimenti con minimi fissati.
Soddisfazione è stata espressa dalla senatrice della Lega, Erica Rivolta. «Si tratta di un primo passo concreto per fare rinascere Campione d’Italia» ha commentato Massimo D’Amico, presidente dell’Associazione operatori economici di Campione e membro del Comitato “Tornare Campione”.
Dalle possibili schiarite sul futuro alle conferme riguardo invece il passato. I curatori fallimentari hanno inviato una memoria al Tribunale di Como nella quale evidenziano che «consapevoli della situazione occupazionale e dei temi sociali che investono l’intera comunità di Campione d’Italia, dobbiamo però fare ciò che la legge impone». La procedura di licenziamento è stata avviata il 24 settembre. La prima fase si è conclusa l’8 novembre con un verbale di mancato accordo. Giovedì sono convocate le parti in Regione Lombardia. Secondo i curatori questa fase si chiuderà il 10 dicembre, quando verranno inviate le lettere di licenziamento. Il 13 dicembre in Corte d’appello, a Milano, verranno discussi i ricorsi presentati da Comune, Casinò Campione e Banca popolare di Sondrio contro la sentenza che ha disposto il fallimento della società di gestione.