Lesioni gravissime e omissione di soccorso. E’ stato condannato a complessivi 3 anni e 2 mesi il 49enne accusato di aver causato un tamponamento a catena sulla via Napoleona il 26 febbraio 2015. Nell’incidente provocato dall’uomo, che era alla guida di una Porsche, sono state coinvolte sei auto. Cinque le persone rimaste ferite, con prognosi da un minimo di 7 a un massimo di 40 giorni.
In base a quanto ricostruito dall’accusa, l’uomo, alla guida della sua Porsche modello 991 e, probabilmente per evitare un bus fermo alla pensilina, aveva tamponato una lunga serie di auto, a destra e a sinistra, provocando più carambole. Il conducente della vettura sportiva si era poi allontanato dal luogo dell’incidente senza prestare soccorso.
Era stato però individuato in seguito grazie alle testimonianze degli automobilisti coinvolti e all’aiuto delle immagini riprese dalle telecamere. Dopo l’incidente la Porsche era stata immortalata mentre transitava in centro a Como.
Il protagonista della fuga e del mancato soccorso è finito quindi a processo. Oggi la sentenza di primo grado pronunciata in Tribunale a Como, con la condanna a complessivi 3 anni e 2 mesi di reclusione per l’accusa di lesioni gravissime e omissione di soccorso. L’accusa aveva chiesto 4 anni.
Alla giovane ferita in modo più grave, l’unica che si è costituita parte civile, il giudice ha riconosciuto una provvisionale immediata di 20mila euro. La donna, difesa dall’avvocato Elisabetta De Matteo, era in aula e tramite il legale ha confermato la soddisfazione per il riconoscimento del danno subito. Gli altri feriti sono stati invece risarciti senza entrare nel processo. Quasi scontato un ricorso dell’automobilista contro la sentenza.