Emergenza coronavirus, anche gli uffici della Questura di Como si adeguano alle nuove disposizioni per contenere la diffusione del contagio e modificano le modalità di accesso a partire da lunedì 16 marzo. Per quanto riguarda lo Sportello Passaporti, anche alla luce dell’oggettiva difficoltà a lasciare l’Italia a causa delle restrizioni sui voli e sui movimenti dei cittadini verso le altre nazioni, “si invitano tutti – si legge in una nota dalla Questura – a rinviare gli appuntamenti già presi per la presentazione delle richieste di passaporto, accedendo direttamente tramite internet all’agenda passaporti online, dove l’utente potrà scegliere se cancellare l’appuntamento o optare per una data successiva. Per poter posticipare un appuntamento fissato tramite il sito occorre prima cancellare il precedente e poi inserire il nuovo. Si fa presente – aggiungono dalla Questura – che saranno, in ogni caso, valutate le istanze presentate per motivi di lavoro, di necessità o di salute, che dovranno essere inviate all’indirizzo urp.quest.co@pecps.poliziadistato.it”.
Gli utenti residenti a Como che devono invece consegnare la documentazione per il rilascio del porto d’armi o richiedere le necessarie informazioni, saranno ricevuti solo dopo aver fissato un appuntamento, richiesto tramite mail all’indirizzo armiesplosivi.quest.co@pecps.poliziadistato.it. Per i cittadini residenti in altri comuni della provincia la consegna dell’istanza avverrà come sempre al Comando della Stazione Carabinieri competente.
In riferimento alle richieste di licenze di polizia, anche queste dovranno essere inviate all’indirizzo di posta elettronica ammin.quest.co@pecps.poliziadistato.it. Qualora l’utente non sia in possesso della firma digitale, potrà inviare la richiesta con firma autografa, corredata di copia della carta di identità o del passaporto. Le marche da bollo possono essere sostituite dall’attestazione telematica di avvenuto pagamento o dalla materiale apposizione delle stesse sull’istanza. Le licenze, una volta concesse, saranno inviate direttamente all’indirizzo di posta elettronica certificata del richiedente.