Ristoranti e bar chiusi, la morsa del decreto riduce al limite le possibilità di assembramenti, ma lo stesso decreto permette lo svolgersi dei mercati cittadini, tradizionali luoghi di incontro delle comunità. Una decisione che stride con l’obbligo di restare a casa.
Ad Appiano Gentile come a Como, la voce degli ambulanti è unanime: “Meglio chiudere per 15 giorni”, una ipotesi che trova pieno sostegno dalla Confesercenti Como: “È giusto fin quando non si uscirà dall’emergenza sanitaria dettata dalla diffusione del Coronavirus – spiega il presidente Claudio Casartelli – chiudere i mercati mercerie di Como e provincia, lasciando operativi solo i banchi che vendono genere alimentari: i sindaci hanno il potere derivante dal decreto del Presidente del Consiglio di emettere ordinanze in questo senso. Ci aspettiamo a questo punto due cose: la prima che l’ordinanza di chiusura comprenda anche i centri commerciali affinché la salute sia tutelata a 360 gradi e non si crei un insano vantaggio per loro dalla chiusura dei mercati; la seconda che il Governo disponga una moratoria di tutti gli adempimenti fiscali, perché possiamo anche fermarci per tutelare la salute dei cittadini, ma senza far fronte a tasse e costi fissi che finirebbero con l’ammazzare le nostre imprese. Superata tutti insieme l’emergenza, ripartiremo più forti che mai”.