Un uomo di 52 anni di Como è stato ucciso da un colpo di pistola al volto. Il cadavere è stato trovato ieri mattina in una piazzola sulla provinciale Lariana, a Faggeto Lario, al confine con Pognana. Fortemente indiziato del delitto un amico e coetaneo della vittima. Dalle prime informazioni, i due erano assieme nella casa del presunto omicida, a Como e stavano maneggiando la pistola regolarmente detenuta dal sospettato, dalla quale sarebbe partito accidentalmente un colpo che avrebbe ucciso il 52enne.
La vittima è Roberto Fusi, 52 anni di Como. Abitava in via Zezio con la mamma. L’amico sospettato del delitto è invece residente in via Ciceri. Nell’appartamento di quest’ultimo sarebbe avvenuto il delitto. Dalle prime ricostruzioni, sembra che dalla pistola calibro 9×21 regolarmente detenuta dal presunto omicida sarebbe partito un colpo che ha raggiunto in pieno volto Fusi, uccidendolo. Forse in preda al panico accorgendosi di quanto accaduto, anziché chiedere aiuto, il 52enne avrebbe deciso di disfarsi del corpo dell’amico.
Il presunto omicida avrebbe quindi avvolto il corpo di Roberto Fusi in alcune coperte e l’avrebbe caricato sulla sua auto, dirigendosi poi verso la strada provinciale Lariana. Avrebbe guidato fino alla piazzola a Pognana Lario e si sarebbe fermato per disfarsi del cadavere. Dalle prime ricostruzioni, avrebbe provato a gettare il corpo oltre il parapetto, forse per ritardare la scoperta, ma non sarebbe riuscito e lo avrebbe quindi abbandonato a terra a bordo strada, in una zona in cui è apparso ben visibile alle prime luci dell’alba.
Il corpo è stato notato da un autista di un autobus di linea, che ha dato l’allarme. Sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Como e del nucleo investigativo, che hanno avviato gli accertamenti. Scartata subito l’ipotesi del tragico gesto volontario, i militari dell’Arma hanno seguito la pista dell’omicidio. Nel cassonetto dei rifiuti collocato nella stessa piazzola, i carabinieri hanno trovato alcune coperte, quasi certamente utilizzate per avvolgere il corpo del 52enne. Trovata a poca distanza dal cadavere anche la pistola, abbandonata forse nel tentativo di simulare un suicidio oppure caduta accidentalmente all’omicida nei momenti concitati nei quali si è liberato del corpo di Fusi. La pistola, regolarmente registrata, sarebbe compatibile con l’arma usata per uccidere la vittima e i carabinieri avrebbero subito identificato il proprietario, avviando gli accertamenti che hanno poi portato al 52enne amico della vittima e fortemente sospettato del delitto.