Misure urgenti a sostegno delle imprese colpite dalla crisi economica causata dal coronavirus: le chiede il presidente di Confesercenti Como, Claudio Casartelli, che questa mattina ha inviato una lettera ai 154 sindaci dei comuni della provincia di Como. Il presidente dell’associazione degli esercenti ha richiesto alle amministrazioni locali di valutare l’opportunità della riduzione e della proroga delle scadenze di alcuni tributi locali, come i canoni di occupazione del suolo pubblico, la tassa rifiuti, l’imposta di soggiorno.
“Le misure adottate da governo e Regione per contenere la diffusione epidemiologica del coronavirus – scrive Casartelli ai sindaci – stanno causando presenze nei mercati e nei negozi ridotte del 50%. Non vanno meglio bar e ristoranti e si arriva a toccare il 90% delle disdette delle prenotazioni negli alberghi, in particolare per quelli che lavorano con il comparto congressuale e fieristico che, come noto, sono fermi. Le imprese della provincia di Como non si vogliono fermare, – continua la lettera – ma in queste condizioni non possono certo andare avanti per molto: la straordinaria emergenza sanitaria sta provocando una crisi economica senza precedenti”. Il presidente di Confesercenti chiede dunque ai sindaci “l’adozione di misure straordinarie per consentire alle imprese di “comprare tempo” e di rimanere in attività in attesa di strutturali interventi da parte del governo. Abbiamo necessità in questo momento di fare squadra, – conclude Casartelli – ognuno per le proprie competenze e responsabilità, per fronteggiare questo incubo che rischia di provocare un irreversibile sconquasso economico per le imprese”.