Lavare spesso le mani, evitare il contatto ravvicinato con persone che
soffrono di patologie delle vie respiratorie, coprire naso e bocca quando si
starnutisce o tossisce. Poche semplici mosse che vengono costantemente ribadite
e rilanciate per prevenire il contagio da coronavirus.
Il Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria di ATS Insubria, in adesione a quanto previsto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
del 1 Marzo 2020, torna a ricordare le misure di prevenzione rese note
dal Ministero della salute e valide su tutto il territorio nazionale.
Pulire le superfici negli ambienti di vita e di lavoro con disinfettanti a base di cloro o alcol, non assumere farmaci antivirali né antibiotici se non prescritti dal medico. A queste raccomandazioni si sommano altre due importanti azioni: usare la mascherina in caso di sintomi respiratori o nel caso in cui si assistano persone malate o immunodepresse e naturalmente in caso di dubbi o sospetti sui sintomi telefonare al proprio medico di base e non recarsi al pronto soccorso.
All’interno delle misure previste viene chiarito, inoltre, di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani.
Si chiede ai cittadini, che hanno superato i 65 anni di età, di condurre in questo periodo una vita più ritirata, evitando, se possibile, di uscire o comunque di accedere ad ambienti ad alta densità di frequentazione, per ridurre le possibilità di contrarre il virus.
I sindaci sono invitati a promuovere tutte quelle iniziative di comunicazione verso la popolazione e, in particolare, verso i soggetti fragili ed i loro più stretti contatti, affinché in questo periodo vengano evitate tutte le occasioni di aggregazione rinviabili. Ad esempio, le tipiche attività dei centri ricreativi frequentati dai pensionati per giocare a carte o a bocce.