La decisione del Consiglio di Stato sull’assegnazione della piscina di viale Geno alla Pallanuoto Como potrebbe non essere l’ultima parola sul lungo braccio di ferro sull’impianto. La Como Nuoto infatti non ci sta ed è pronta a rilanciare. Non sono esclusi nuovi, ulteriori ricorsi.
Il presidente della Como Nuoto Mario Bulgheroni ha già depositato una prima nota in Comune. “Como Nuoto prende atto della sentenza del Consiglio di Stato – dice – Questa ha definito come non corretta la modalità di conteggio dei tesserati agonisti utilizzata dalla commissione di gara. Abbiamo dunque invitato il Comune di Como a dare esecuzione alla sentenza applicando la metodologia di conteggio degli atleti indicata dal Consiglio di Stato, restando in attesa degli esiti di tale attività.”
La questione è legata a uno dei criteri previsti dal bando per l’assegnazione, legato appunto al numero di tesserati. La Pallanuoto Como si è aggiudicata il bando come capofila di un raggruppamento temporaneo di imprese che comprende anche la società ligure Crocera Stadium.
“Nulla di illegittimo, anzi, era una possibilità prevista dal bando – precisa Bulgheroni – Invito però il Comune a chiedere ulteriore conferma all’ufficio legale in merito agli effettivi passi da seguire per dare esecuzione alla sentenza del Consiglio di Stato, riservandomi ogni azione legale nelle competenti sedi, ove non fosse data corretta esecuzione al dispositivo”.
Il lungo braccio di ferro dunque potrebbe non essere finito, anche se al momento l’ultima parola è quella del Consiglio di Stato, che ha affidato la gestione della piscina di viale Geno alla Pallanuoto Como per i prossimi 15 anni.