Crescono i turisti in riva al Lario, ma non si risolve il problema della carenza di taxi che si ripercuote sui visitatori e sulle strutture ricettive del territorio. Al vaglio degli albergatori la possibilità di stipulare una convenzione con un servizio di trasporto privato. A ribadire le difficoltà è la Confcommercio di Como.
“La stagione turistica è ormai alle porte ma trovare un taxi a Como in determinati orari (particolarmente dopo le 19.00) sembra ancora un’impresa impossibile – si legge nella nota diffusa dall’associazione di via Ballarini – A pagarne le spese sono soprattutto turisti e strutture ricettive che si trovano molto spesso a dover sopperire al problema accompagnando i clienti con i propri mezzi e con tutti i rischi che ne derivano”.
“In un momento storico come quello attuale – chiarisce il direttore di Confcommercio Como Graziano Monetti – la città di Como deve essere in grado di rispondere alle esigenze di cittadini e strutture e al mutato turismo degli ultimi anni”.
“La situazione ormai non è più sostenibile. La carenza di servizi adeguati rischia di avere un effetto boomerang sull’appeal della destinazione. La situazione deve essere sanata ilprima possibile”, aggiunge il presidente degli albergatori di Confcommercio Como Roberto Cassani.
A tal proposito – come detto – l’Associazione Albergatori sta valutando una prima risposta al problema ipotizzando di stipulare una convenzione con un servizio di trasporto automobilistico privato, così da permettere alle strutture ricettive associate di poter godere di condizioni agevolate per il trasferimento dei loro clienti.