Presenza record di frontalieri in Ticino, dove i lavoratori che arrivano ogni giorno da oltreconfine per raggiungere il posto di lavoro toccano nel 4° trimestre 2019 quota 67.878, quasi il 10 per cento in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La maggior parte di loro è comasco o varesino. I dati sono stati pubblicati sul sito internet dell’Ufficio federale di statistica.
Complessivamente, gli italiani frontalieri che hanno un impiego in Svizzera sono 76.827, in aumento del 9,7 per cento rispetto al quarto trimestre del 2018. Il Canton Ticino è la regione elvetica che ha fatto registrare l’aumento più forte dei frontalieri rispetto allo stesso periodo del 2018 (9,7 per cento), mentre il dato rispetto al terzo trimestre 2019 rimane stabile. Anche nel resto della Svizzera i frontalieri sono aumentati, ma di percentuali inferiori.
Per quanto riguarda la nazionalità dei frontalieri in tutta la Confederazione, la maggior parte arriva dalla Francia, ma l’aumento più significativo viene registrato rispetto allo stesso trimestre del 2018 proprio dagli italiani, che crescono del 9,7 per cento.
Complessivamente, in Svizzera i lavoratori che arrivano da oltreconfine sono 328.850, dei quali 211.711 uomini e 117.139 donne. I frontalieri si concentrano soprattutto nel settore terziario (220.266) e nell’industria (106.510), mentre gli occupati nel settore primario, allevamento e agricoltura, diminuiscono rispetto al terzo trimestre (-4,4 per cento), ma aumentano del 5,8 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.