Una settimana decisiva quella che si apre lunedì per il futuro della piscina di Muggiò.
Come annunciato nelle scorse ore martedì mattina – nuovo tubo permettendo – partiranno i lavori di riparazione del danno alla vasca, a patto che il pezzo ordinato sia finalmente arrivato a destinazione, ovvero in città. Dovrebbe inoltre proseguire il dialogo, avviato ieri tra Comune e Federazione italiana nuoto per stabilire i termini di una riapertura almeno provvisoria dell’impianto. Alla finestra le società sportive attendono di capire, non senza apprensione, se e come potrà evolvere la situazione. Una la richiesta «Che ci venga comunicato in maniera tempestiva, con almeno un paio di settimane di anticipo, l’eventuale data di riapertura temporanea della vasca – spiega Giovanni Dato della pallanuoto Asd Como – Così da consentirci di organizzare la parte restante della stagione».
Oltre mille atleti, delle varie discipline acquatiche infatti ormai dallo scorso mese di luglio sono costrette a peregrinare da un impianto all’altro della provincia per potersi allenare e per disputare i match dei rispettivi campionati. «Certo – aggiunge Dato – la riapertura provvisoria (ovvero con la sola possibilità di usare gli spogliatoi e la vasca) non consentirebbe l’accesso al pubblico durante le partite. Ma potendo comunque ritornare a casa riusciremmo intanto a ridurre i costi per le trasferte necessarie per allenarci e soprattutto ci consentirebbe di guardare con più serenità al futuro». Il condizionale rimane comunque d’obbligo. «La stagione agonistica si chiude il 20 maggio, dunque potremmo valutare con serenità come gestire la parte finale della stagione – conclude – Ma quello che poi a tutti noi interessa è conoscere il futuro a lungo termine dell’impianto».
Nelle scorse settimane si è molto parlato del progetto di Nessi & Majocchi e di Iccrea Banca Impresa per un nuovo impianto su cui la giunta dovrà dare un giudizio entro 90 giorni.