Regione Lombardia ha il compito di riavviare immediatamente la discussione con lo Stato per trovare una soluzione al problema del secondo lotto della tangenziale di Como. A dirlo è il deputato comasco di Fratelli d’Italia, Alessio Butti, che apre un nuovo fronte polemico interno alla maggioranza di centrodestra.
E ancora una volta, l’obiettivo dei vertici del partito di Giorgia Meloni è la Lega. «Nei giorni scorsi ho letto che in Regione si è riunito il Tavolo delle Infrastrutture per discutere l’annosa questione del secondo lotto della tangenziale di Como – scrive Butti – e ho letto anche le stupefacenti dichiarazioni del sottosegretario Fabrizio Turba: “…bisogna ripartire dalla richiesta del finanziamento dello Stato…”. Sono sobbalzato sulla sedia perché tutti sanno che, tecnicamente (le decisioni politiche sono altra cosa), il Cipe attende segnali dal territorio, quindi dalla Regione Lombardia, per valutare l’impegno del governo».
Butti ricorda di aver seguito da vicino la vicenda per anni e conferma che «al momento lo Stato non intende investire un centesimo nel secondo lotto della tangenziale di Como», opera non ricompresa nei piani di sviluppo delle infrastrutture nazionali.
«L’unica cosa che in questi anni siamo riusciti ad ottenere, ed è già molto, considerata l’ostilità ideologica del Movimento 5 Stelle, è la disponibilità del Cipe ad attendere soluzioni alternative dai territori – insiste Butti – Quindi la cosa importante è che la Regione Lombardia, evitando di perdere altro tempo, avvii un dialogo serrato con il ministero delle Infrastrutture» per far conoscere a quest’ultimo la possibile soluzione. Una soluzione, peraltro, che costa 830 milioni di euro. «Se questo non accade perdiamo solo tempo – conclude Butti – con quisquilie sulla presunta gratuità del tracciato, più volte promessa dalla Regione, e su polemicucce inutili. Sarebbe opportuno che tutti parlassero la stessa lingua. Soprattutto la Regione e il ministero delle Infrastrutture. I comaschi gradirebbero molto».
Nel pomeriggio di oggi è arrivata la replica del sottosegretario di Regione Lombardia con delega ai Rapporti con il Consiglio regionale, Fabrizio Turba. “È triste constatare quanto un autorevole esponente di Fratelli d’Italia, partito che, come la Lega, è convintamente in opposizione al governo Pd-5Stelle, attacchi duramente Regione Lombardia, che sta ampiamente facendo la sua parte affinché l’opera venga realizzata – ha detto Turba – Ad esempio, sta sviluppando, attraverso Infrastrutture Lombarde spa, una soluzione progettuale che possa ridurre i costi del secondo lotto della tangenziale di Como. Rimane comunque il fatto che la responsabilità della realizzazione dell’infrastruttura sia di competenza dello Stato. Sarebbe opportuno dunque – ha concluso – che anche l’onorevole Butti lavorasse per il bene del territorio comasco e sollecitasse il Ministero ad una rapida soluzione, stante il fatto che non è Regione Lombardia a dover finanziarie un’opera statale, per la quale serve invece un consistente cofinanziamento pubblico”.