Due persone ferite da rami e alberi caduti, molte vetture danneggiate. Tegole pericolanti, strade chiuse o transennate. In totale sono stati 170 gli interventi dei vigili del fuoco. Giornata difficilissima, quella di ieri, in provincia di Como in seguito alle forti raffiche di vento.
Due – come detto – i feriti in centro a Como per la caduta di alberi. Il primo è un 54enne che, alle 15.30, è stato colpito dai rami del grosso cedro che si trovava nel cortile di Palazzo Cernezzi e che si è spezzato crollando e travolgendo anche tre auto. Il ferito è stato trasportato in codice giallo – quindi media gravità – al Sant’Anna di San Fermo. Le sue condizioni non desterebbero preoccupazione. Il cortile interno del Comune è poi stato messo in sicurezza dai vigili del fuoco, dalla protezione civile e dalla polizia locale. Sul posto anche il Settore Reti del Comune.
Altro albero caduto su un’auto e altra persona ferita anche tra via Rezia e via Milano. In questo caso, l’intervento dei vigili del fuoco è avvenuto alle 16.30. In via Pannilani invece una grossa pianta è caduta travolgendo un traliccio.
In centro si sono verificati più black out che hanno lasciato al buio la città. Tornando agli alberi caduti, sono stati segnalati interventi anche in via Rienza, mentre si è reso necessario chiudere la via Mentana.
Come detto, il lavoro dei vigili del fuoco è stato intenso per tutta la giornata, con persiane messe in sicurezza in piazza Grimoldi e anche in via Giovio. Il Porto Marina, a causa del forte vento e delle onde del lago, è stato dichiarato non agibile fin dal pomeriggio. Alcune barche si sono rovesciate, e numerose moto che erano parcheggiate sono finite a terra. Notevoli, infine, i danneggiamenti nelle strutture dell’Asst Lariana. Le violente folate hanno provocato danni al tetto della palazzina della direzione di via Napoleona; nell’area del San Martino, invece, sono cadute delle piante e anche in questo caso si sono registrate vetture colpite dai rami e dai tronchi. In via Ferrari è caduta una pianta anche nella sede della Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile. Un vero e proprio bollettino di guerra.