Il direttore di una comunità per minori in difficoltà della provincia di Como è stato arrestato dai carabinieri di Roma nell’ambito di un’indagine su un traffico illecito di droga dall’Olanda. L’uomo è accusato anche di detenzione di materiale pedopornografico e di violenza sessuale su minore. I militari dell’Arma infatti avrebbero trovato materiale proibito su telefono e computer del comasco e gli avrebbero contestato anche un episodio di abusi su un ragazzino, una violenza che sarebbe precedente ai fatti che gli sono contestati ora. Non risultano casi di violenza sui minori ospiti della struttura del territorio lariano gestita dall’uomo.
L’arresto è stato eseguito la scorsa settimana dai carabinieri del nucleo di tutela della salute di Roma. I militari dell’Arma sarebbero arrivati al comasco, Edoardo Bianchi, 42 anni, direttore di una comunità educativa per minori, nell’ambito di un’indagine su un traffico online tra Olanda e Italia di Gbl, una sostanza stupefacente spesso indicata come “droga dello stupro”.
I militari dell’Arma della Capitale si sarebbero finti corrieri di una società di trasporto e si sarebbero presentati dal 42enne comasco fingendo di dover consegnare la droga ordinata online dall’uomo. Dopo essere intervenuti e aver raggiunto Bianchi, i carabinieri hanno poi avviato ulteriori controlli, in particolare sugli apparecchi elettronici del 42enne. Su computer, tablet e cellulare del direttore della comunità, gli investigatori avrebbero trovato immagini e materiale pedopornografico, subito sequestrato e sul quale sono stati avviati accertamenti. In base a quanto emerso, al comasco è stata contestata anche una violenza sessuale su un ragazzino minorenne. L’episodio sarebbe precedente a quanto emerso in questa indagine e non risulterebbero invece abusi sugli ospiti della comunità guidata dal comasco arrestato. I minori che erano ospiti del centro sono stati ricollocati subito in altre strutture.
Edoardo Bianchi è stato arrestato con l’accusa, oltre che dell’attività illecita legata al traffico di droga, di detenzione di materiale pedopornografico e di violenza sessuale su minore. E’ in carcere al Bassone ed è già stato sottoposto all’interrogatorio di convalida. Avrebbe risposto alle domande del giudice e avrebbe anche fatto parziali ammissioni sulle sue responsabilità. Confermata la custodia cautelare in carcere.