Aumento contenuto per le imprese comasche negli ultimi dodici mesi. Una nota positiva, però, arriva dai numeri relativi alle aziende gestite da giovani. Lo scorso anno sono state 2.826 le nuove iscrizioni in Camera di Commercio (+4,6%) mentre le chiusure sono state 2.722. La differenza resta positiva (+104 unità) in linea con il dato del 2018. In totale sono 47.954 le aziende registrate a fine 2019, appena lo 0,2% in più rispetto all’anno precedente.
Nel comparto artigiano il tasso di crescita mostra un lievissimo miglioramento ma si passa dal -0,8% al -0,3%. Si parla complessivamente di 15.462 attività registrate. Nonostante dati non brillanti, le province di Lecco e Como sono tuttora prima e seconda in Lombardia e nelle prime quattro posizioni in Italia per peso del settore rispetto al totale delle imprese (Como con il 32,1% è quarta preceduta da Reggio Emilia, Lecco e Verbania).
Industria, commercio e servizi sono i comparti in cui si rilevano i numeri più alti anche se a mostrare una crescita, seppur comunque sempre contenuta, sono soltanto le ultime due categorie.
Dal focus settoriale dell’Ufficio Studi e Statistica emerge che a fine 2019 erano in aumento a Como (+10,5%) le aziende gestite da giovani che rappresentano l’8,2% del totale. Quelle dirette da donne (hanno fatto registrare un incremento soltanto dell’1%) e costituiscono il 19,2% del totale. Infine le imprese gestite da stranieri erano il 10,1% (in linea con il dato nazionale), in questo caso il tasso di crescita in provincia di Como (+3,4%) è quasi doppio rispetto a Lecco (fermo al +1,9%).