Quelli “della merla” sono tradizionalmente considerati i giorni più freddi dell’anno, ma sul Lario le temperature sono ben sopra la media. Anche oggi le massime supereranno i 12 gradi e a guardare le previsioni per l’inizio di febbraio si scopre che lunedì il termometro salirà fino a 18 gradi per poi scendere, si fa per dire, a 16 il giorno successivo.
Un clima tutt’altro che invernale, che se da una parte sembra strizzare l’occhio alla primavera dall’altra porta con sé delle inevitabili conseguenze in particolare per quanto riguarda l’agricoltura.
“Nei prossimi giorni arriveremo a 17 gradi, temperature di piena primavera che potranno ulteriormente risvegliare anticipi di fioriture. Se a questa fase di clima caldo fuori stagione dovesse seguire, come probabile, un calo improvviso della colonnina di mercurio, saranno guai seri” spiega il presidente di Coldiretti Como Lecco Fortunato Trezzi che, in ogni caso, punta il dito contro “variazioni climatiche alle quali il territorio non è preparato e che, già in questi anni, hanno provocato danni gravi su più fronti: alluvioni, bombe d’acqua, fasi siccitose e, più in generale, un’estremizzazione degli eventi che hanno messo in ginocchio l’agricoltura. Pensiamo all’anno nero vissuto nel 2019 – conclude – dai produttori di miele, ma anche alle grandinate che hanno devastato campi, serre e strutture. E il 2020 potrebbe riservarci altre brutte sorprese”.
Dopo questa parentesi di caldo fuori stagione però l’inverno tornerà a farsi sentire, già sul finire della prossima settimana quando un’irruzione fredda dovrebbe puntare l’Italia. Il crollo delle temperature potrebbe essere anche di oltre 10 gradi.