Coltellate alla festa del paese, a Veniano, 14 anni, 2 mesi e 20 giorni all’operaio di 47 anni che ha ucciso Hans Junior Krupe, 25 anni, colpito a morte dopo una breve discussione scoppiata per alcuni schizzi d’acqua.
Giorgio Luraschi, unico imputato per l’omicidio, è comparso oggi davanti al giudice Maria Lusia Lo Gatto. Ha scelto il rito abbreviato, che comporta lo sconto di un terzo della pena. Il pubblico ministero titolare dell’inchiesta, Pasquale Addesso, ha chiesto di condannare l’operaio a 14 anni.
La sentenza, letta nel pomeriggio dopo una breve camera di consiglio, è stata una condanna a 14 anni, 2 mesi e 20 giorni. Luraschi è stato ritenuto colpevole di omicidio volontario. Caduta l’aggravante dei futili motivi, che non è stata contestata, a differenza di quella del reato commesso in presenza di minori. Al delitto infatti ha assistito il figlio 11enne del 47enne. Contestato anche il porto d’arma perché l’operaio aveva in tasca il coltello a serramanico con cui ha ferito a morte Hans.
Per i familiari del giovane ucciso, rappresentati in aula dal legale Luigi Liguori, la sentenza è “profondamente ingiusta”. La sorella di Hans è uscita in lacrime. “Siamo amareggiati per l’esiguità della pena – ha detto il legale – Parliamo di un omicidio efferato per il quale erano evidenti i futili motivi, che invece non sono stati contestati”.
I legali difensori di Luraschi, Roberto Colombo e Luca Gabrielli, avevano chiesto l’assoluzione dell’operaio. “Non si è trattato di un omicidio volontario e lo abbiamo dimostrato – dicono – La pena è sproporzionata rispetto a quanto emerso, è ingiusta e non tiene conto del fatto che si sia trattato di legittima difesa”.
Il 25enne è stato accoltellato al campo sportivo di Veniano, durante la festa del paese. Fatale il colpo alla spalla, che ha reciso arteria e vena della vittima, morta dissanguata nonostante i soccorsi immediati. L’aggressore è stato fermato poche ore dopo, nella sua abitazione a Fenegrò. Aveva riaccompagnato moglie e figli e aveva deciso di costituirsi, convinto di aver solo ferito il ragazzo. Ha sempre dichiarato di essersi sentito minacciato e di aver reagito per difendersi.
Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro il 30 marzo prossimo. Scontato il ricorso in appello della difesa.