Un cappellino, una coperta e un paio di calze di lana. Un caldo kit arriva sui mezzi di soccorso del territorio. Corredi realizzati dalle volontarie dell’associazione Cuore di maglia. E’ il progetto “Una calda accoglienza”, promosso dal 118 e dalla patologia neonatale dell’Asst Lariana, in collaborazione con le Asst di Lecco e Sette Laghi, di Areu e Soreu, le agenzie che si occupano dell’emergenza e urgenza.
Una calda coperta, preparata a mano, per accogliere i neonati che nascono prima di arrivare in ospedale. Nel 2019, nelle province di Como, Lecco e Varese i parti avvenuti fuori dai presidi sono stati 36.
“Tra i potenziali rischi di complicanze che si possono verificare con maggior frequenza nel parto extra-ospedaliero c’è l’ipotermia – spiegano gli specialisti dell’Asst Lariana – ossia il calo della temperatura corporea che, se inferiore ai 36,° nei neonati e soprattutto nei neonati prematuri, può comportare un aumento dei rischi di gravi complicanze per la salute”. Ecco il motivo alla base del progetto presentato questa mattina alla base dell’elisoccorso a Villa Guardia, alla presenza dei rappresentanti degli enti e delle associazioni coinvolte e delle associazioni dei soccorritori. Consegnati i primi kit realizzati.
“Il controllo della temperatura corporea dei neonati è un’esigenza ancora oggi segnalata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità anche all’interno degli ospedali, quindi figuriamoci per un bimbo che nasce all’esterno – osserva Mario Barbarini, primario della Patologia Neonatale-Tin dell’Asst Lariana – Occorre sapere che la testa da sola rappresenta un terzo della superficie corporea di un neonato e la sua copertura – conclude – è pertanto fondamentale per il mantenimento di una temperatura ottimale”.