Il centro islamico, l’oratorio e la chiesa. L’imam, il pastore e il vescovo fianco a fianco, circondati da circa 1.500 persone senza altre bandiere che quella arcobaleno. Preceduta dalle polemiche e dalla decisione del Comune di Cantù di revocare il patrocinio, la marcia della Pace organizzata ieri dal Decanato Cantù-Mariano della Diocesi di Milano ha registrato una grandissima partecipazione. Una manifestazione intensa, senza alcun accenno polemico né riferimenti al caso politico.
La partenza del corteo è al centro culturale islamico dell’Associazione Assalam, a Cantù. Il vicepresidente della Federazione Islamica Lombarda Rouass Najib parla per primo
Il filo conduttore è il Messaggio di papa Francesco per la Giornata Mondiale della Pace, letto nelle diverse tappe della Marcia. Il lungo corteo da via Milano si sposta fino all’oratorio San Giuseppe di Vighizzolo e qui i protagonisti sono gli scout e il pastore del Centro Cristiano Peter Felder, che ricorda un racconto della tradizione dei rabbini.
L’ultima tappa è nella Chiesa dei Santi Martiri Greci di Mirabello, dove prende la parola il vicario generale della Diocesi di Milano monsignor Franco Agnesi.
Il gesto finale è un comune scambio della pace e ai partecipanti viene consegnato un seme da piantare ciascuno nella propria casa.