Strappo dell’amministrazione di Cantù sulla Marcia della Pace. Il sindaco Alice Galbiati ha revocato il patrocinio alla manifestazione in aperta polemica con la scelta dei promotori di far partire il corteo dal centro culturale islamico di via Milano.
Ieri, il sindaco aveva annunciato che la giunta avrebbe disertato la prima tappa, sostenendo però la scelta del patrocinio. Oggi la decisione drastica. “Per coerenza di pensiero e di intenti non si può condividere la decisione di far partire la Marcia da un immobile in cui le regole sono state più volte violate nel corso degli ultimi anni. Analogamente non possono essere condivise iniziative volte ad abrogare i Decreti Sicurezza, punti cardine della difesa di valori quali la sicurezza e la legalità”. “Per questo – aggiunge il sindaco – ritengo di revocare il patrocinio del Comune di Cantù alla manifestazione avendo avuto cura, per correttezza, di condividere la mia posizione con Don Fidelmo Xodo, prevosto della comunità pastorale di San Vincenzo”.
Contro la decisione del decanato è intervenuto duramente anche il parlamentare della Lega Nicola Molteni. “La scelta di iniziare la Marcia della Pace dalla moschea abusiva di Cantù è una dannosa provocazione nei confronti dei cittadini – ha detto – Tra le iniziative poi è scattata anche la campagna #ioaccolgo animata da associazioni, sindacati, gruppi vari e parrocchie. L’obiettivo è chiedere la cancellazione dei Decreti sicurezza. È inaccettabile piegare un valore nobile e condiviso come la pace a una demagogica campagna contro Salvini”.
“I Decreti sicurezza, che ho orgogliosamente contribuito a scrivere, danno nuovi strumenti per contrastare la criminalità organizzata – aggiunge Molteni – Non è demonizzando la Lega e sposando la sinistra che si coltiva un messaggio di fratellanza e di rispetto, soprattutto durante un mese, quello dedicato alla pace, che dovrebbe includere e non dividere”.
Il capogruppo del Partito Democratico di Cantù Vincenzo Latorraca aveva indicato come “una evidente contraddizione” la decisione del Comune di dare il patrocinio e poi prendere le distanze dalla Marcia della Pace, invitando la giunta a non partecipare. “Invito a partecipare – ha detto poi – tutti coloro che intendono laicamente e religiosamente dimostrare che vi è un unico genere umano pur tra le differenze ideologiche e religiose”.
Sulla vicenda., infine, è intervenuto anche il Movimento 5 Stelle di Cantù: “Invitiamo tutti i cittadini a prendere parte alla “Marcia della Pace” perché rappresenta un ritrovo pacifico e fondamentale per la comunità canturina”.