I problemi legati alla vita di tutti i giorni. Dalle pratiche per immatricolare in Italia le auto con targa svizzera fino alla possibile mancanza, scongiurata, delle brioches nei bar di Campione d’Italia, passando per i servizi postali e la definizione dell’imposta locale di consumo. È questo il filo rosso che accomuna e spinge ogni giorno molti cittadini a recarsi negli uffici dell’Agenzia delle Dogane dell’enclave italiana, sorta dal primo gennaio, per riuscire a capire come comportarsi adesso che di fatto tra Campione e la confederazione esiste a tutti gli effetti una dogana con le relative regole. «Quotidianamente sono diversi i cittadini che si recano nei nostri uffici per avere spiegazioni – dice il direttore dell’Agenzia delle Dogane di Como, Luca Pignanelli – In ogni caso questa prima settimana è passata in maniera positiva. In queste ultime ore, ad esempio, abbiamo affrontato il tema dello sdoganamento delle auto dei cittadini di Campione che devono essere poi reimmatricolate e collaudate in Italia». E se lo sdoganamento, grazie all’impegno degli uffici della Dogana di Como verrà fatto gratuitamente dopo aver presentato una semplice richiesta, i problemi si presenteranno «quando si passerà in Motorizzazione civile – spiega Massimo d’Amico, presidente dell’associazione operatori economici di Campione – Ora i proprietari delle oltre 1500 vetture con targa svizzera dovranno sostenere i costi del collaudo e dell’immatricolazione senza contare i tempi che potrebbero essere lunghi per avere un appuntamento». Ogni dettaglio viene in questi giorni spiegato e fatto pervenire a cittadini, operatori economici e associazioni sotto forma di vademecum semplificati per districarsi nella selva di disposizioni. Intanto «la prossima settima – dice il direttore Pignanelli – incontreremo le autorità svizzere per una riunione tecnica e per capire se ci sono argomenti su cui operare congiuntamente».