Da un lato la corsa dei frontalieri nelle banche, in posta e negli uffici cambiavalute per convertire i franchi in euro, dall’altro i negozi e i supermercati italiani pieni di svizzeri pronti a fare scorte, sfruttando la forza della moneta elvetica. Le due facce del primo sabato dopo il terremoto valutario svizzero, con la parità tra euro e franco. E mentre il pendolarismo del pieno verso il Canton Ticino in queste ore ha subito una brusca frenata, i frontalieri elvetici della spesa sono partiti alla volta dei negozi e dei supermercati comaschi per riempire i carrelli. Impossibile non notare le targhe svizzere nei parcheggi dei centri italiani: in molti casi clienti abituali che però hanno pensato di non perdere l’occasione di fare la spesa in questo sabato particolare.