Nel 2019 reati in calo in provincia di Como, il numero complessivo di quelli denunciati o rilevati dalle forze dell’ordine del territorio ammonta a 15.507 a fronte dei 17.184 dell’anno precedente.
I dati sono stati diffusi oggi dal questore di Como, Giuseppe De Angelis, che ha chiarito inoltre come tolti quelli catalogati come “delitti minori” (come ad esempio le infrazioni al codice della strada) e sottratti anche i danneggiamenti (più di 2.200) e le frodi informatiche (che comunque sono state 1.134) gli illeciti di una certa rilevanza sono stati 9.900 di questi la vera piaga sono i furti: 6.878 nei dodici mesi appena trascorsi (erano 8.394 nel 2018 e, tornando indietro nel tempo, più di 10mila nel 2016).
La parte del leone la fanno i furti in abitazione (2.100), nei numeri sono comprese le truffe agli anziani, seguiti da quelli sulle auto in sosta e negli esercizi commerciali. Il primato – anche per ragioni di dimensione – spetta a Como con 236 (vale a dire una ventina al mese), seguono Cantù con 128, Mariano Comense con 120, Erba con 74 e Cermenate con 57.
In diminuzione pure le rapine 134 nel 2019 a fronte delle 193 dell’anno prima.
Per quanto riguarda la violenza sulle donne si contano 58 denunce per violenza sessuale, quasi cinque al mese. Calano – sul fronte immigrazione – le istanze di asilo politico: nel 2019 le nuove domande sono state 547 contro le 750 dell’anno precedente. Scende il numero dei decreti di espulsione firmati dal prefetto (370 a fronte dei 519 del 2018). 11 i daspo emessi nell’anno appena concluso (erano 27).
“I numeri sono in calo e di questo siamo soddisfatti, è il risultato di un lavoro sinergico di tutte le forze dell’ordine – ha commentato il questore Giuseppe De Angelis – fondamentali – ha aggiunto – sono stati anche i rinforzi che nell’ultimo anno ci sono arrivati costantemente da Milano e che ci permettono di pattugliare la provincia, l’attenzione resta alta su tutto il territorio”.