Le liste d’attesa per le visite specialistiche non sono l’unico problema della sanità comasca e lombarda. Purtroppo infatti la realtà delle Rsa del territorio, ossia le residenze sanitarie assistenziali, e dunque principalmente per le persone anziane non autosufficienti e in attesa di un posto in una struttura adeguata, ma anche per chi ha temporaneamente bisogno di assistenza, è altrettanto allarmante. Nelle 53 Rsa provinciali inserite nel sito dell’Ats Insubria, a fronte di ben 3.693 persone che compongono le liste d’attesa per soggetti non autosufficienti, i posti a disposizione sono, secondo gli ultimi dati che risalgono al mese di novembre del 2019, esclusivamente 44. Ovvero una persona sistemata ogni 84 in base al semplice calcolo matematico anche se, ovviamente, i pochi posti liberi in provincia non sono suddivisi in maniera omogenea. Nelle 7 strutture inserite a Como nell’elenco dell’Ats Insubria si può osservare come siano ben 363 le persone non autosufficienti in attesa ma sia pari a zero la disponibilità. Un altro elemento messo in evidenza sempre nel sito dell’Ats Insubria è poi anche quello relativo alla disponibilità di posti specifici per i malati di Alzheimer. In questo caso sono 93 le persone in attesa in città, suddivisi nelle tre strutture che hanno un’apposita lista, ma anche in questo caso, in base all’ultima rilevazione, sono pari a zero i posti a disposizione. Purtroppo la realtà è simile in gran parte della provincia. Spostandosi verso Cantù infatti, a fronte di due Rsa, le liste d’attesa dei non autosufficienti toccano quota 160 per un solo posto a disposizione nella struttura Antonio Vivaldi, sempre a inizio novembre del 2019.