Sono arrivate oggi nella Pinacoteca cittadina le otto opere della Quadreria dell’ospedale Sant’Anna, di proprietà dell’A.T.S. dell’Insubria, trasferite a Palazzo Volpi, grazie ad un accordo tra l’Agenzia di Tutela della Salute e il Comune di Como. I dipinti – è noto – inizialmente sembravano destinati a lasciare il Lario per essere trasferiti a Varese, un trasloco contro il quale si era mossa la politica e la Famiglia Comasca che ne aveva sostenuto il restauro.
I dipinti, che coprono un arco temporale dal ‘600 al ‘900, erano conservati presso gli uffici dell’azienda sanitaria in via Pessina, non esposti al grande pubblico che ora finalmente potrà goderne.
Si tratta di pezzi di elevata fattura, tra cui si annoverano un Nuvolone, un Panini e un Radice. Le tele fanno parte, come detto, della collezione della Quadreria del Sant’Anna, un patrimonio di 238 opere costituitosi nei secoli grazie a benefattori e donatori dell’ospedale stesso.
Spicca, per dimensioni, ricercatezza della cornice e per l’elevata qualità artistica, il seicentesco “Ritratto della famiglia Nuvolone in concerto” realizzato dai fratelli Carlo Francesco e Giuseppe Nuvolone. La tela è stata la prima ad approdare oggi a Palazzo Volpi.
I quadri saranno valorizzati all’interno del percorso espositivo museale e la prima tela sarà svelata il primo febbraio prossimo all’interno dello Spazio Campo Quadro.
Le otto opere hanno un valore assicurativo tra i 90 e i 100mila euro.
“Questi dipinti sono un bene pubblico e hanno una radice affettiva e storica per il territorio, questa è la collocazione ideale” ha detto oggi il direttore generale di Ats Insubria, Lucas Maria Gutierrez. “Molte di queste opere sono frutto di donazioni di cittadini comaschi ed è giusto che siano rimaste in città” ha aggiunto Adriano Giudici, presidente di Famiglia comasca.