Con documento comune, le società scientifiche di ginecologia e neonatologia approvano la riorganizzazione dei reparti ospedalieri materno-infantili tracciata dalla Regione Lombardia, che prevede la concentrazione delle terapie per i casi più difficili nei reparti ospedalieri più grandi.
Le delibere approvate a novembre dal Pirellone prevedono l’istituzione dei Centri di Medicina Materno Fetale e una riorganizzazione graduale delle Terapie Intensive Neonatale lombarde, centralizzando le gravidanze ad alto rischio, e riconvertendo le terapie intensive neonatali con pochi letti e casi sotto gli standard di riferimento.
Le strutture ospedaliere di Lodi, Como Valduce, Rho e Cremona continueranno a seguire i neonati, anche con patologie, ma non quelli che hanno bisogno di cure intensive specializzate.