Accusati di una violenta aggressione a un 27enne di Como nel 2015, davanti a un locale di Viale Lecco, tre canturini sono stati condannati oggi in primo grado a un anno e 7 mesi di reclusione. Un quarto imputato è stato invece assolto.
L’11 dicembre 2015, a Como un 27enne era stato picchiato con caldi e pugni e lasciato privo di sensi sulla strada. A processo alcuni dei giovani che fanno parte del gruppo coinvolto nel processo per il controllo della ‘ndrangheta sui locali notturni di Cantù, attorno a piazza Garibaldi.
Oggi, in aula in Tribunale a Como la sentenza riguardava il
pestaggio avvenuto a Como. Sul banco degli imputati
Antonio Manno, 24 anni, Rocco Depretis 23, Emanuele Zuccarello, 29 e Jacopo
Duzioni, 27 anni, accusati di lesioni aggravate in concorso. La vittima del
pestaggio, per le botte aveva riportato fratture al volto, con 20 giorni di
prognosi per i colpi subiti.
Le difese – avvocati Maurizio Gandolfi, Angelica Ottinà e Jacopo Cappetta – hanno contestato le accuse e parlato di «evidenti suggestioni» dovute al fatto che i quattro erano noti agli inquirenti, seppur in presenza di una «ricostruzione della parte lesa ricca di contraddizioni e lacunosa».
Il giudice ha invece accolto le richieste della pubblica accusa condannando tre dei quattro ragazzi, e assolvendo il solo Duzioni che, come testimoniato dal proprietario del locale, «era rimasto nel bar a chiedere scusa per il trambusto creato». Il giudice ha anche disposto una provvisionale da 4.500 euro alla vittima, rappresentata dall’avvocato Antonio Lamarucciola.