“Chiediamo che la Regione Lombardia non tagli i posti letto della Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Valduce di Como”
Inizia così il testo che lancia la petizione online per salvare il reparto del presidio di via Dante. Una petizione lanciata nelle scorse ore sul sito change.org dall’associazione Goccia dopo Goccia fondata da genitori di bambini nati preterimine. Si punta a raccogliere 2.500 firme e 2mila in serata erano già arrivate.
La decisione – è noto – è stata presa nell’ambito di una riorganizzazione della rete regionale per l’assistenza materno infantile decisa dalla giunta della Lombardia nella seduta dell’11 novembre scorso.
“Ciò che caratterizza la TIN – si legge ancora nel testo della petizione – non è solo l’eccellenza del team medico o strumentale, ma la professionalità, l’umanità che tutto il 4° piano garantisce a chi purtroppo, suo malgrado, sperimenta sulla propria pelle l’esperienza di vedere il proprio figlio, appena nato, in pericolo di vita. Senza contare che chiudere questo reparto o ridimensionarlo, significherebbe per i genitori, in caso di ricovero in TIN, vedere il proprio figlio trasportato altrove”. Sulla pagina Facebook dell’associazione intanto si moltiplicano le testimonianze di genitori che hanno affrontato questo percorso nel presidio di via Dante.
Lo stesso ospedale nei giorni scorsi tramite la procuratrice speciale Mariella Enoc ha espresso “stupore e preoccupazione per la decisione regionale di procedere alla riconversione della Tin”. “Ci attiveremo – avevano precisato – per un confronto con le istituzioni”.
No alla chiusura della TIN