Nuovo dormitorio da realizzare in città, la proposta votata dal consiglio comunale resta al momento senza un futuro. Palazzo Cernezzi attualmente non avrebbe infatti spazi pronti da destinare all’uso, salvo ristrutturazioni importanti che porterebbero via inevitabilmente tempo e risorse. Niente dunque sembrerebbe muoversi. Proprio questo immobilismo ha spinto ancora una volta Patrizia Maesani, ex consigliere comunale che ha proposto la mozione sulla realizzazione di un nuovo dormitorio a Como aperto tutto l’anno, ad affidare un suo accorato sfogo a Facebook.
“Il consiglio comunale aveva votato per una struttura che fosse aperta tutto l’anno e con possibilità di accesso in alcune sale anche di giorno. Avevamo Santa Teresa ma l’Università ha deciso di richiederla indietro per farci aule. Cara Insubria prima di spendere altri soldi per trasformare Santa Teresa attualmente strutturata come convitto in aule, lasciala al Comune e fatti dare Palazzo Natta (altro compendio vuoto) – si legge su Facebook – E tu Comune o meglio e tu giunta rispetta la volontà del consiglio comunale. Smettiamola con questa farsa”.
Necessario dunque guardare altrove: “Anche di sera le persone sono a San Francesco come al Crocifisso. È stata aperta a novembre una struttura a tende per 50 posti e per soli uomini. Per tutti gli altri si attende dicembre con l’apertura del dormitorio invernale di via Sirtori. Da alcuni è visto come una conquista per altri – come me – solo una sconfitta, perché per l’ennesima volta il Comune non fa nulla”, dice la Maesani.