Accusato da un consigliere comunale di omissione di atti d’ufficio, l’ex sindaco di Argegno Roberto De Angeli è stato assolto perché il fatto non sussiste. La sentenza questa mattina in Tribunale. L’accusa, con il pubblico ministero Simona De Salvo aveva chiesto una condanna a sei mesi.
La vicenda era legata alle carte sul Lido di Argegno. Secondo l’accusa, l’ex primo cittadino si sarebbe rifiutato di fornire la documentazione richiesta dal consigliere di minoranza Renato Acquistapace nel termine di 30 giorni fissato dalle norme. Per l’accusa, De Angeli non avrebbe consegnato i documenti sul Lido per nascondere gli atti.
L’ex sindaco, assistito dall’avvocato Walter Gatti, ha respinto fin dall’inizio le accuse, precisando che gli atti richiesti – in particolare relativi alle autorizzazioni paesaggistiche – non erano stati consegnati nei tempi previsti per problemi tecnici e organizzativi, legati anche all’organico ridotto del Comune.
Oggi la sentenza, con l’assoluzione perché il fatto non sussiste. “Siamo naturalmente soddisfatti – dice il legale dell’ex sindaco, Walter Gatti – Il dibattimento ha consentito di dimostrare che non c’era assolutamente la volontà di non consegnare gli atti al consigliere Acquistapace. Il ritardo è stato dettato solo da problemi organizzativi che pesano sul Comune di Argegno come su tutti i piccoli Comuni. Basti dire che l’ente può contare su un totale di due impiegati e un tecnico comunale una volta alla settimana. La sentenza conferma che non c’è stata alcuna volontà di nascondere gli atti”.