Tangenziale di Como: la gratuità – promessa e mai realizzata – diventa un terreno di scontro politico.
Ieri il Partito Democratico ha annunciato che la cancellazione del pedaggio è stata scritta, nero su bianco, nella nota di aggiornamento alla finanziaria regionale, alla voce “risultati attesi”.
“Sono anni che chiediamo alla giunta leghista di togliere il pedaggio alle tangenziali – dicono i consiglieri regionali dem Angelo Orsenigo e Samuele Astuti– Oggi viene scritto in un documento legato al bilancio e questo è un fatto importante. Ora basta alibi, dagli impegni ci aspettiamo che si passi senza indugio ai fatti, che il territorio attende da anni”.
A raffreddare ogni possibile entusiasmo, però, è il consigliere pentastellato Raffaele Erba, che include la gratuità della tangenziale non tra i “risultati attesi”, ma nel “libro dei sogni”.
“Quella della Giunta al momento è soltanto una dichiarazione d’intenti inserita nel libro dei sogni – dice Erba – Dalle tabelle di bilancio che abbiamo analizzato non esiste nessuna voce dedicata alla gratuità del lotto 1 della Tangenziale di Como e Varese. Già l’anno scorso, l’obiettivo della gratuità della Tangenziale di Como era stato inserito nel Piano Regionale di Sviluppo approvato dal Consiglio Regionale del 10 luglio 2018. Ma poi nulla è cambiato”, aggiunge Raffaele Erba. “È inutile illudere le persone e fare promesse che al momento non possono essere mantenute. La realtà dei fatti è che fino a quando le cifre necessarie per rendere gratuita la Tangenziale non verranno stanziate nel bilancio degli impegni economici non ci sarà la possibilità di non pagare il pedaggio”.