Nel primo semestre del 2019 diminuiscono del 4 per cento le esportazioni nel territorio comasco, mentre le importazioni rimangono pressoché stabili. Il calo si evidenzia rispetto all’anno 2018, quando sia l’export che l’import erano in crescita, rispettivamente del 4,5 e del 7,7 per cento. I dati sono stati diffusi nell’ambito della XVII Giornata dell’Economia, in programma oggi a Lecco, nella sede della Camera di Commercio. A Como, il settore più rilevante è quello dei prodotti tessili, seguito dalla chimica-gomma. I principali paesi di destinazione dell’export lariano continuano a essere la Germania, la Francia, la Svizzera e gli Stati Uniti. Sul fronte occupazionale, il 2018 è stato positivo per il territorio comasco. Secondo dati Istat, la popolazione attiva residente in provincia è aumentata di quasi 4mila unità, registrando un segno più per il terzo anno consecutivo. La crescita della popolazione attiva ha determinato un aumento di quella occupata, che ha registrato nel 2018 un’espansione di 7mila unità. Il tasso di occupazione, dopo un anno negativo, ha guadagnato due punti percentuali passando al 66, 7 per cento, mentre quello di disoccupazione si è ridotto dall’8,4 per cento del 2017 al 7,3 per cento dello scorso anno. Analizzando i diversi settori, è calato il numero di lavoratori nei servizi, mentre sono in forte espansione quelli nell’industria manifatturiera e nell’edilizia. Migliorato il quadro occupazionale giovanile, anche se a Como rimane ampio il gap tra domanda delle imprese e offerta di laureati, il cui flusso annuale si presenta di gran lunga superiore ai fabbisogni delle aziende.