Lago di Como e Lago di Garda, due modi differenti di gestire le glorie della navigazione d’acqua dolce. Il piroscafo “Patria” è ancora fermo al palo a Villa Olmo, in attesa delle autorizzazioni per tornare a navigare. Tra poco (il 22 novembre) ricorrerà l’anniversario della lettera con cui la Provincia ha ufficialmente comunicato alla società Lake of Como Steamship Company Snc la vittoria del bando per la gestione. Da allora, mentre il Patria è preda di erbacce, ruggine e piccioni, l’amministrazione provinciale e i vincitori del bando sono in attesa delle autorizzazioni della Soprintendenza necessarie per procedere con i lavori di restauro. Il progetto presentato dalla società è ambizioso: mini crociere sul lago, da tre giorni al massimo, durante i mesi estivi, mentre per il resto dell’anno il piroscafo verrà messo a disposizione per ospitare eventi culturali, ad esempio mostre. Intanto il tempo e lo stato di abbandono prolungato stanno accelerando i segni di degrado nel natante e gli investitori sul progetto, vista l’aria che tira, meditano come procedere.
Sul Lago di Garda tutt’altra storia. I vertici di Navigazione Laghi hanno presentato ieri il restauro della motonave “Zanardelli” ormeggiata presso il pontile di Desenzano del Garda. L’imbarcazione, che prende il nome dal presidente del Consiglio Giuseppe Zanardelli, è dice la Navigazione, «una delle ormai rare navi d’epoca funzionanti sui laghi italiani». L’ex piroscafo, superstite alle due guerre mondiali, è stato varato nel 1903.
Perché non fare una raccolta tra i comaschi per salvare un bene che appartiene alla città di Como senza troppi commenti?
troppo commenti, fatti e poche parole e poca burocrazia