E’ sicuramente l’ortaggio più ricercato in questi giorni a ridosso di Halloween e più in generale, in tavola, è tra i più apprezzati della stagione: la zucca, la cui coltivazione quest’anno ha fatto segnare un -10% a causa di un maggio freddo e piovoso seguito da un’estate con bolle di calore e grandinate, condizioni che hanno ostacolato lo sviluppo delle piantine e la formazione del frutto.
Ma la tradizionale festa americana è tutt’altro che compromessa, dato che è corsa all’acquisto, con un consumo stimato sul Lario di quasi 1 kg pro capite e con una produzione che, a livello regionale, è in crescita in quindici anni, da 250 ettari si è passati agli oltre 930 di oggi.
“Accanto a varietà internazionali – sottolinea il presidente di Coldiretti Como Lecco Fortunato Trezzi – molti imprenditori agricoli sono impegnati nella conservazione di quelle tradizionali. In questo modo è possibile garantirsi l’italianità del prodotto, visto che la legge impone oggi di indicare l’origine sulle zucche fresche intere, ma non su quelle tagliate, né su quelle trasformate, né sui classici semi di zucca. Così aumenta – dice ancora Trezzi – il rischio di portare a tavola zucche provenienti da paesi dove non vigono le stesse regole sull’uso di pesticidi, come nel caso dell’Egitto e della Tunisia, tra i principali esportatori in Italia assieme al Portogallo.”
Se da una parte il consumo della zucca è prettamente legato alla cucina, poiché si presta bene sia per le preparazioni dolci che per quelle salate, e c’è anche chi le usa per fare la birra, negli ultimi anni con la moda di festeggiare Halloween sempre più consolidata anche in Italia in molti acquistano le zucche per le decorazioni e gli intagli.
Per questo utilizzo, legato per lo più alla notte delle streghe, vanno scelte quelle il cui peso è compreso tra i cinque e i dieci chili, devono essere rotonde e senza imperfezioni.