Prima la perdita della lettera “P” dall’insegna, poi i puntelli metallici a sostegno delle tre pensiline e ancora cornicioni pericolanti e la ruggine che avanza inarrestabile, corrodendo tutto ciò che incontra. Il tempo e le condizioni di abbandono stanno accelerando inevitabilmente i segni di degrado al Politeama, un bene nel cuore della città che attende da anni, oramai troppi, di essere salvato e destinato a una nuova vita. I segni di degrado, sia all’esterno che all’interno della struttura, sono così evidenti e pericolosi che hanno messo in allarme il liquidatore della Società Politeama Francesco Nessi, che ha chiesto alla Soprintendenza le autorizzazioni necessarie per richiedere le opere di messa in sicurezza dell’immobile, inaugurato il 14 settembre del 1910 e chiuso all’inizio del 2005.
La finalità del liquidatore è duplice: frenare il degrado nella struttura ed evitare, cosa più importante, eventuali danni a terzi dovuti al distacco di alcune parti dei cornicioni pericolanti.
La prossima settimana i tecnici della Soprintendenza effettueranno un sopralluogo assieme al liquidatore Nessi per verificare lo stato dell’ex cineteatro di piazza Cacciatori delle Alpi. Se l’intenzione è quella di bloccare il degrado e fare in modo che non provochi danni allora, con buone probabilità, al posto dei puntelli provvisori, la facciata principale sarà interamente coperta da impalcature. Prima di procedere però, come detto, saranno necessarie le autorizzazioni della Soprintendenza. Il Politeama dovrà essere controllato fino all’ultima piastrella, non solo dal punto di vista edilizio ma anche per quanto riguarda la situazione degli impianti elettrico e idraulico.
Infine a metà novembre potrebbe arrivare la terza perizia sulla struttura, necessaria per aggiornare la valutazione del valore immobiliare del Politeama.