Il trucco sta tutto nei dettagli. Cercare di far sembrare la comunicazione immediatamente attendibile, senza il minimo dubbio o tentennamento.
Ed è proprio nel dettaglio che si svela la bufala. O meglio, il tentativo di truffa.
Tecnicamente è “phishing”: la pratica truffaldina che prevede di inviare milioni di mail truffa, come una rete da pesca, per raccogliere tramite l’inganno informazioni sensibili, soldi o aprire porte per installare virus.
L’ultima infornata di mail riguarda le forniture di energia elettrica. In questo caso la mail sembra arrivare da Enel: ovviamente, Enel non c’entra nulla con questa vicenda. Si tratta solamente di truffatori senza scrupoli che tentano di sfruttare indebitamente nomi conosciuti per rendere le mail più credibile.
Il tono è quello di un classico sollecito di pagamento: “Gentile Cliente, abbiamo notato una fattura non pagata”. Segue il numero e la data di scadenza, oltre all’importo, 45,42€.
Nella riga successiva un dettaglio che già rivela la bufala: “La società ENL informa che il servizio energia sarà sospeso”. Manca una “e”, ovviamente.
Quindi, gettata l’esca, ecco il tentativo di prendere all’amo la vittima: “Per risolvere questo problema accedi al servizio”, con un tasto cliccabile.
Ovviamente non bisogna né accedere al servizio, né scaricare eventuali documenti allegati, in qualsiasi formato si presentino.