Caso Asilo Sant’Elia di Como, dopo giorni di polemiche, petizioni e sopralluoghi arriva la replica del Comune. Un lungo, anzi lunghissimo documento con un titolo più che eloquente: “Asilo Sant’Elia, un comunicato stampa per fare chiarezza”. La questione è ormai nota: Attilio Terragni, pronipote dell’architetto Giuseppe Terragni, cui si deve il monumento di via Alciato, da mesi contesta la qualità dei lavori di ristrutturazione nella struttura, in particolare la “mancanza di un progetto globale di restauro dell’immobile, le tende esterne che sarebbero state distrutte, alcuni graffi sulle vetrate e infine il colore individuato per la verniciatura degli infissi che a detta dell’architetto non troverebbe riscontro nella cartella colori dell’asilo”.
L’assessore ai Lavori Pubblici del Comune, Vincenzo Bella replica punto per punto: “Sulla scelta del colore degli infissi, lo stesso è stato scelto previo adeguato sopralluogo e campionatura con la Soprintendenza, dopo che questa aveva consultato l’Archivio Terragni, accertando che non esistono evidenze di prova di quali fossero i colori originali degli infissi e – quindi – operando con tecniche di scelta che – in casi analoghi – si effettuano per gli interventi sugli edifici vincolati”. Sulla scelta della ditta che sta eseguendo i lavori di manutenzione, l’assessore spiega: “Non si esclude che l’impresa abbia commesso un errore, danneggiando i vetri degli infissi”, si legge nel comunicato, ma i “tecnici del comune responsabili del cantiere sono già intervenuti con le procedure previste di convocazione, contestazione e addebito dei danni provocati. Si interverrà a breve con la sostituzione dei vetri danneggiati, risalenti ad anni recenti e non certo originali”. Poi sulla non necessità degli interventi sui controsoffiti interni dell’edificio, “nel rispetto di ogni opinione espressa dall’esterno e peraltro non surrogata dalla conoscenza oggettiva dei problemi, la necessità di intervenire è strettamente connessa con la sicurezza da garantire per l’uso pubblico dell’edificio”.
In conclusione si legge ancora “il Comune, fatte salve le doverose contestazioni su lavorazioni mal eseguite, già notificate all’impresa esecutrice, ritiene che i lavori in corso di esecuzione sull’Asilo Sant’Elia siano realizzati nel rispetto di norme, regole tecniche e autorizzazioni da parte degli Enti di controllo. Le scelte fatte sono state condivise con la Soprintendenza e da questa costantemente vigilate”.