Il taglio è servito: 345 parlamentari in meno. I deputati passano da 630 a 400 e i senatori da 315 a 200.
Un vecchio cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle è ora realtà.
E mentre i pentastellati esultano per aver portato a casa il risultato su una promessa lanciata anni fa ai propri elettori, l’opinione pubblica si divide.
Si divide tra chi considera la cura dimagrante del Parlamento come una necessaria e sacrosanta riduzione della spesa, e chi invece vede nel taglio solamente una mossa demagogica o, addirittura, un depotenziamento della rappresentatività democratica.
Appartiene alla prima categoria – e non potrebbe essere altrimenti – il comasco Giovanni Currò, deputato del Movimento 5 Stelle.
“La riforma è una svolta epocale, infatti grazie a questa modifica costituzionale riusciamo ad ottenere due risultati importantissimi. Il primo è un risparmio netto di 500 milioni per legislatura: per la prima volta, invece di chiedere costanti sacrifici agli italiani, i parlamentari compiono un gesto inedito riducendosi a 400 alla Camera e 200 al Senato. Il secondo risultato – aggiunge Currò – è un avvicinamento dei cittadini alle istituzioni, perché a questa riforma si accompagna quella di abbassamento delle soglie per presentare le leggi in parlamento e quelle dei referendum, perseguendo sempre più l’obiettivo del Movimento 5 Stelle della democrazia diretta”.
E proprio al taglio dei parlamentari sarà dedicata la prossima puntata di Nessun Dorma, il talk show di Etv in onda ogni venerdì alle 21.20.