La mozione è servita. Il consigliere Alessandro Rapinese ha presentato il documento di sfiducia nei confronti del sindaco di Como, Mario Landriscina. Il testo sottoscritto dai tre consiglieri della Lista Rapinese verrà depositato nella giornata di lunedì. Affinché sia discussa in consiglio comunale la mozione deve avere in calce altre 10 firme, non scontate da ottenere.
“Questa amministrazione non merita di restare in carica per un minuto di più – dice Stefano Fanetti, capogruppo del Pd in consiglio comunale – Diciamo basta a questa agonia. Devo confrontarmi con il gruppo ma l’orientamento è di discutere la mozione. Ho dei dubbi però sul fatto che si arrivi a tutte le firme necessarie per discutere il testo. Pensavo che Rapinese instaurasse un dialogo con le minoranze prima di presentare il documento. La mozione è utile se ha qualche certezza di passare. Sembra invece che Rapinese abbia voluto intestarsi una battaglia”.
Stesso pensiero per Bruno Magatti di Civitas: “Non voto contro ma è una chiara operazione politica. Un conto è se viene presentata per accreditare la figura di Rapinese, un altro è se davvero c’è qualcuno nelle maggioranza che ritiene di dover fermare quest’amministrazione. Ricordiamoci che Rapinese ha sostenuto il regolamento di polizia locale, è stata la stampella del sindaco”.
“Ne dobbiamo parlare – spiega il consigliere del Movimento 5Stelle, Fabio Aleotti – Molte delle mozioni sono suggerimenti e indirizzi, che chiedono alla giunta valutazioni. Inoltre molti testi hanno più un indirizzo politico che pratico”.
“La mozione di sfiducia è stata depositata senza il benché minimo confronto preventivo con chi oggi è invitato a firmarla – dice Vittorio Nessi, capogruppo di Svolta Civica – Noi confermiamo il nostro giudizio negativo sull’amministrazione della città, ma la mozione, a prima vista, sembra fondata su motivazioni generiche ed è molto influenzata da interessi propagandistici”.
“Penso di firmare il testo – spiega invece Ada Mantovani, ex Lista Rapinese, ora nel gruppo misto – Si capisce che c’è grande affanno ma credo anche che un’assunzione di responsabilità debba esserci da parte di Forza Italia, nel momento in cui sei un alleato dopo mesi di insoddisfazioni dovrebbero chiarire la loro posizione”.
Forza Italia non si sbilancia, nonostante l’invito di Rapinese a votare il testo. “La Lista Rapinese fa il lavoro che compete alle opposizioni, noi siamo in maggioranza – dice il capogruppo di Forza Italia, Enrico Cenetiempo – nei casi in cui noi riteniamo di appoggiare la minoranza lo facciamo, in caso contrario no”. Sulla mozione dice: “Dobbiamo chiarirci e parlare tra di noi gruppo prima di decidere cosa fare”.