Giornata di mobilitazione per il clima. Cortei, manifestazioni, momenti di approfondimento in quasi 200 piazze italiane e 30 paesi nel mondo per il terzo sciopero globale dopo quelli del 15 marzo e del 24 maggio. Il movimento dei giovani Fridays For Future, ispirato dalla giovane attivista svedese Greta Thunberg, anche a Como si è fatto sentire. E lo ha fatto, inaspettatamente, sin dalle prime ore di questo 27 settembre. Le principali iniziative annunciate nei giorni scorsi prevedevano, infatti, appuntamenti a partire dal pomeriggio con i dibattiti prima e il corteo per le vie della città in serata. Invece questa mattina nel cortile antico di Palazzo Cernezzi, sede del Municipio di Como, si sono radunati moltissimi studenti, per lo più delle scuole superiori.
Il presidio era previsto e autorizzato, come ogni venerdì all’esterno del Comune. Un appuntamento che da tempo si rinnova ogni settimana anche soltanto con poche persone. Oggi però i ragazzi erano ben più numerosi del solito: non qualche decina, ma quasi un migliaio.
Al punto che dall’ingresso di via Vittorio Emanuele cittadini e dipendenti comunali faticavano a entrare per la calca di manifestanti. Il Comune e le forze dell’ordine hanno quindi deciso di chiudere il portone di via Vittorio Emanuele e così la massa di ragazzi si è riversata in via Bertinelli ed è entrata all’interno di Palazzo Cernezzi, posizionandosi nel cortile antico con striscioni e cartelli, tra fischi e slogan contro la classe politica in generale. Non sono mancati momenti di tensione, con qualche insulto volato durante la manifestazione, e di disagio, con un matrimonio in corso a metà mattina in Comune in mezzo al caos della protesta.
Gli esponenti lariani del movimento hanno già avuto un incontro con il Comune di Como nei mesi scorsi presentando una serie di proposte (dalla riduzione della plastica negli edifici pubblici al divieto di tenere le porte aperte dei negozi con riscaldamento o condizionamento acceso) per fermare gli sprechi e aiutare l’ambiente. Prima di Natale chiederanno un nuovo confronto. Questa mattina sono stati l’assessore alla Sicurezza, Elena Negretti e il vicesindaco Adriano Caldara a confrontarsi con i ragazzi e a discutere sulle modalità della protesta.
“Con i ragazzi ci siamo trovati d’accordo sull’importanza del dialogo, sul rispetto reciproco, sull’attenzione ai problemi, sull’ascolto delle necessità di tutta la cittadinanza” ha detto il vicesindaco. E riguardo alle proposte già formulate e presentate a luglio ha precisato. “Ci siamo detti disposti a un incontro con una delegazione, con data da concordare”.