Un prodotto alimentare su quattro a rischio “fake” nel carrello della spesa, perché non riporta l’origine in etichetta: si va dai salumi alle marmellate, dai ragù ai sottoli, dal succo di frutta al pane fino al latte in polvere per bambini. L’allarme è lanciato dalla Coldiretti, che con Fondazione Campagna Amica, arriva in circa 50 piazze lombarde e in mille in tutta Italia con l’iniziativa “Etichetta Days” per salvare il cibo 100 per cento italiano e difendere il futuro della filiera agricola. Coinvolte nella manifestazione anche le province di Como e Lecco. Domani, 27 settembre, la tappa sarà a Oggiono, in piazza Manzoni, mentre domenica 29 a Figino Serenza, in occasione della festa patronale con edizione straordinaria dell’AgriMercato di Campagna Amica. La petizione “Eat original! Unmask your food” (Mangia originale, smaschera il tuo cibo), promossa da Coldiretti per chiedere alla Commissione europea di estendere l’obbligo di indicare l’origine in etichetta a tutti gli alimenti, punta a raccogliere un milione di firme in almeno sette Paesi dell’Unione entro il 2 ottobre prossimo.
“Il nostro Paese, che è leader europeo nella trasparenza e nella qualità – osserva il presidente di Coldiretti Como Lecco Fortunato Trezzi – ha il dovere di fare da apripista nelle politiche alimentari comunitarie. In un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti. La posta in gioco è alta – conclude Trezzi – poiché per la prima volta c’è la possibilità di invertire la tendenza e spingere la Commissione Ue a valorizzare l’origine dei prodotti agricoli e garantire trasparenza nelle scelte di acquisto dei cittadini e un giusto reddito agli agricoltori”.