Stop al volo notturno e diurno dei droni svizzeri per sorvegliare il confine.
Gli ultimi aerei senza pilota sorvoleranno la zona fino alla fine dell’anno, poi andranno definitivamente in pensione. Era già stata prevista questa scadenza tecnica dal costruttore. Gli Ads 95 Ranger, 24 Uav, attualmente in uso, sono stati prodotti dalla società svizzera Ruag Aerospace.
Entrati in servizio tra il 1998 e il 2001 avrebbero raggiunto l’età di “fine volo” entro il 2020. La Svizzera ha così ordinato dei nuovi droni Hermes 900 Hfe, prodotti dall’israeliana Elbit Systems Ltd con un investimento di circa 250 milioni di franchi stimato dal Dipartimento federale della difesa.
Torneranno così a fare sonni tranquilli i residenti di Sagnino? Ovvero i comaschi che più degli altri abitanti nei pressi del confine venivano disturbati dal rumore dei velivoli?
Pare di no. Perché dal 1° gennaio 2020 per la sorveglianza verranno utilizzati degli elicotteri, non proprio il mezzo a motore più silenzioso del pianeta. Il problema del cambio di apparecchio è causato da un ritardo nella consegna dei droni, che saranno disponibili non prima della prossima estate. Problemi di certificazioni, più che altro, per i mezzi israeliani rispetto alle leggi svizzere, come hanno spiegato ieri i media ticinesi.
La prima consegna sarebbe comunque prevista in dicembre. Sarà però necessario un periodo di formazione del personale prima del loro utilizzo operativo, programmato appunto nell’estate 2020.
Da novembre in poi verrà disposta la rottamazione dei velivoli. I droni, negli ultimi anni, sono stati utilizzati dalle guardie di confine per contrastare il contrabbando e il passaggio di migranti.
Dall’inizio del 2020 gli elicotteri potranno però sorvegliare il confine molto meno a lungo rispetto ai droni.
Gli elicotteri «consumano più carburante e sono più rumorosi e quindi meno anche “discreti” dei droni – si legge su ticinonews.ch – Secondo l’esercito, tuttavia, questa soluzione non dovrebbe provocare costi aggiuntivi».
I nuovi droni Hermes 900 di fabbricazione israeliana, invece, acquistati dalla Confederazione elvetica possono restare in volo fino a 24 ore continuative senza aver bisogno di fare rifornimento.
Hanno una lunghezza di nove metri e un’apertura alare di 17 metri. Decolleranno dall’aeroporto militare di Emmen, nel Canton Lucerna, località geograficamente strategica per raggiungere in poco tempo tutti i confini svizzeri.
Tornando al sonno di chi vive a Sagnino, e sulle altre fasce collinari di confine, ci sono buone notizie. I sei droni Hermes 900 Hfe, spinti da motore diesel, saranno più silenziosi degli attuali. Avranno uno “spettro di frequenze diverso” rispetto a quelli dell’Ads 95.