Settimana di scadenze importanti per il futuro di Como, in particolare per il destino di due opere fondamentali. Innanzitutto entro lunedì 16 settembre andranno presentate le offerte per la gestione del compendio di Villa Olmo. Il 12 luglio scorso è infatti scaduto il termine per la presentazione delle “manifestazioni d’interesse” e tra poche ore dunque si potrà capirà se qualcuno si è fatto avanti. La speranza è che Villa Olmo possa avere, il prima possibile, un gestore in grado di rilanciarne ruolo e funzioni. Altro fronte delicato quello delle paratie. La certezza è che sono arrivate tre offerte per aggiudicarsi i lavori sul lungolago. Delle dieci società che avevano partecipato ai due sopralluoghi organizzati da Regione Lombardia, tre hanno risposto al bando entro la scadenza e adesso si attende l’apertura delle buste contenenti le offerte che avverrà il prossimo 18 settembre, dopo la nomina della commissione di valutazione. Il bando, pubblicato all’inizio del luglio scorso, prevede 1.030 giorni di lavoro e ha un valore economico complessivo di 13 milioni di euro.
A fronte di questi due grandi temi, da tempo sullo sfondo ci sono anche altre operazioni da portare a termine, a cominciare dal bando del Lido di Villa Geno ad oggi ancora chiuso. Nelle scorse settimane peraltro la Guardia di Finanza si era presentata in Comune per acquisire la relativa documentazione. Destino incerto, inoltre, per l’ostello della gioventù di Villa Olmo.
Altra storia incredibile è infine quella del forno crematorio del Cimitero monumentale di Como. Alla vigilia dell’apertura dell’unica busta per la gestione della struttura – nello scorso maggio – c’era già un intoppo: un ricorso al Tar di una società che non ha potuto partecipare al bando per via delle sue regole. Al momento è ancora tutto fermo.