Stretta del Comune di Como sulle case vacanza abusive. Un fenomeno che danneggia il bilancio pubblico e, soprattutto, albergatori e imprenditori del settore turistico. Palazzo Cernezzi ha deciso dunque di dare il via a una serie di controlli per verificare la regolarità delle strutture ricettive.
Nei giorni scorsi la polizia locale del capoluogo ha scovato tre case vacanza abusive, prive delle necessarie autorizzazioni oggi previste dalla normativa regionale. Il numero delle strutture non alberghiere è cresciuto negli anni: al 31 luglio 2016 ne risultavano in totale 202 (124 case vacanza, 76 bed & breakfast, 1 foresteria lombarda, 1 ostello), alla stessa data del 2017, le strutture non alberghiere ammontavano a 404 (315 case vacanza, 79 bed & breakfast, 8 foresterie lombarde, 2 ostelli), nel 2018 599 (492 case vacanza, 80 bed & breakfast, 25 foresterie lombarde, 2 ostelli). Dall’inizio dell’anno sono stati scoperti 228 casi: 219 case vacanza, 3 B&B, 6 foresterie lombarde.
L’amministrazione ha dunque deciso di intensificare i controlli e fa appello a tutti i cittadini e agli amministratori perché comunichino i presunti abusi.