La carica dei sessantamila.
Tanti sono gli studenti comaschi che, domattina, entreranno in classe per iniziare l’anno scolastico 2019-2020.
Un esercito di alunni pronti a riprendere una routine fatta di libri, diari, interrogazioni, compiti e quotidianità scolastica.
L’emozione di rivedere i compagni di classe, unita a quella sensazione malinconica di vacanza finita: il dovere è dovere, e a settembre bisogna tornare sui libri.
Dividendo gli studenti in tre grandi gruppi – i bambini delle elementari, i ragazzini delle medie e i ragazzi delle superiori – si scopre che il maggior numero di alunni varcherà la soglia di una scuola elementare: sono poco più di 25mila gli iscritti a scuole primarie pubbliche.
Seguono a ruota gli studenti più grandi delle superiori che – parlando sempre di istituti pubblici – raggiungono quota 19mila, dei quali 4.500 sono “primini”: inizieranno cioè domani la loro avventura nella scuola superiore.
Infine, le medie, tecnicamente le “secondarie di primo grado”, che contano 15.600 studenti comaschi.
Sommando i tre ordini di scuola si passa ampiamente quota 59mila studenti delle scuole pubbliche, ai quali vanno però aggiunti anche tutti gli alunni delle scuole paritarie: domani, quindi la prima campanella suonerà per oltre sessantamila studenti comaschi.
GLI AUGURI DI SINDACO E ASSESSORE DI COMO
“Buon viaggio”. È l’augurio del Comune di Como agli studenti che domattina inizieranno l’anno scolastico.
Un augurio che, metaforicamente, si potrebbe estendere anche alle famiglie che accompagneranno i figli in auto a scuola e dovranno districarsi tra alcuni cantieri aperti in città, come via Giussani. Sarà importante valutare domattina l’impatto della nuova rotonda di piazza San Rocco in un giorno di traffico intenso.
Questioni viabilistiche a parte, il messaggio di Palazzo Cernezzi – firmato dal sindaco Mario Landriscina e dall’assessore alle Politiche Educative, Alessandra Bonduri – si rivolge in primis alle famiglie: “nucleo primario della società – si legge nella ntta – e luogo nel quale si compie il primo apprendimento nella vita di ciascun bambino”. Un augurio poi agli insegnanti, perché “aiutino gli studenti a coltivare il desiderio di costruire il proprio sapere e le proprie abilità, incoraggiandoli secondo i tempi di ciascuno”. Un pensiero al personale scolastico e, infine, ovviamente, agli studenti, “il nostro futuro – scrivono sindaco e assessore – vero baricentro della vita di noi tutti”.