I primi giorni di settembre si riunirà il tavolo di revisione dell’accordo di programma regionale, con la presenza del Comune, dell’Asst Lariana e di ATS, per definire il futuro delle aree, oggi preda del degrado, ancora invendute, comprese nel grande perimetro dell’ex Sant’Anna. Nell’ottica della Cittadella sanitaria, sono numerosi i servizi offerti ai cittadini nell’area di via Napoleona a Como, ma gran parte di ciò che si trova intorno al Monoblocco è lasciato all’abbandono. “Asst lariana è soltanto uno degli attori che concorrono a definire la configurazione del compendio – commenta il direttore generale Fabio Banfi – Sappiamo che vi sono molte manifestazioni di interesse anche da parte di privati, oltre che di ATS Insubria, che vorrebbe delocalizzare alcune attività, dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri e del Comune, che ha ipotizzato di spostare nell’area alcuni servizi di natura sociale. Credo che con una revisione dell’accordo di programma stipulato in precedenza, si possa arrivare a uno spacchettamento delle aree per rendere più fluida l’acquisizione da parte dei soggetti interessati. È vero che ci sono situazioni che necessitano di manutenzione, – dice Banfi – ma se ne faranno carico tutti gli attori e chi ha espresso interesse per la gestione di quelle aree”. Dopo il trasferimento in via Napoleona della Medicina sportiva dell’Asst Lariana, si arriverà alla classificazione di PRESST – Presidio socio-sanitario territoriale. “Ricordo – conclude Banfi – quando il nostro mandato, anni fa, era quello di non rendere quel compendio riconducibile alla Ticosa. Questo non è avvenuto. Lì c’è una densità di servizi e di offerta sanitaria e socio-sanitaria che ha rivitalizzato l’area”.