Futuro dello stadio Sinigaglia, il Comune di Como valuta i costi e i benefici di un eventuale progetto. “Sono contento quando qualcuno ha voglia di investire nella nostra città – ha spiegato il sindaco di Como, Mario Landriscina – Al momento è tutto in mano agli uffici competenti, Patrimonio e Opere Pubbliche, che prima di recepire o meno un eventuale piano di riqualificazione dello stadio, devono effettuare una serie di valutazioni e analisi sul percorso da intraprendere, tenendo conto di alcuni fattori imprescindibili tra cui l’interesse pubblico”, dice il primo cittadino.
Continua dunque la trattativa tra il Como 1907 e Palazzo Cernezzi. Al centro della discussione il futuro dello stadio. Non è più un segreto oramai che la dirigenza del Como sia alla ricerca di nuovi spazi all’interno del Sinigaglia: locali da adibire a uffici, palestre e negozi ma non solo. Il progetto è ambizioso perché più lontano nel tempo porterebbe anche a una parziale ricostruzione dello stadio stesso con possibili interventi “rivoluzionari” sulla viabilità e sulla sosta dell’intera zona. Al momento però, come dichiarato nei giorni scorsi dall’assessore al Patrimonio, Francesco Pettignano, ancora nessun progetto e piano di riqualificazione sarebbe stato presentato dalla società agli uffici di Palazzo Cernezzi, ma soltanto proposte su come migliorare l’area, oltre alla richiesta, da parte del Como 1907, di una concessione a lungo termine dell’impianto – l’ipotesi è di almeno sei anni rinnovabili per altrettanti sei – per poter progettare un rifacimento dello storico stadio affacciato sul lago.
“Se il soggetto proponente ipotizza soluzioni che riguardano il miglioramento della stadio, queste devono passare al vaglio dei settori competenti chiamati poi ad esprimere un giudizio tecnico – continua Landriscina – La proposta è sul tavolo, ora bisogna valutare i costi e i benefici e capire se può essere recepita o meno”, conclude.
Una trattativa lunga e complessa che non si chiuderà di certo nel giro di pochi giorni. Lo stadio, inoltre, è un monumento tutelato dalla Sovrintendenza e ovviamente qualsiasi progetto di riqualificazione dovrà essere approvato dall’ente.