Probabilmente, prima della tragedia, si era accasciato vittima di un malessere. La donna alla guida di un’auto in manovra nel parcheggio di viale Somaini a Guanzate non l’aveva visto e l’aveva travolto, allontanandosi poi senza prestare aiuto. L’uomo, ferito, era riuscito a parlare con i soccorritori, compresa la polizia locale, riferendo notizie importanti sul modello dell’auto che lo aveva colpito e anche sul colore. Elementi che, con la successiva visione delle telecamere, avevano permesso di risalire al conducente della vettura. Le condizioni del ferito si erano subito aggravate e Mario Papaluca, 67enne, era morto nel corso del trasporto in ospedale. Ora a distanza di mesi da quella drammatica mattina del 10 gennaio la Procura di Como ha chiuso le indagini accusando la donna al volante, una 50enne di Guanzate, di omicidio stradale e della successiva fuga del conducente. Contestazioni molto pesanti che ora toccherà alla donna ribattere.
La stessa donna quando si era trovata di fronte ai carabinieri aveva riferito di non essersi accorta dell’investimento e di non aver sentito alcun colpo e di aver dubitato – solo per qualche istante – dopo aver sentito la notizia dell’accaduto al telegiornale.